Ultima modifica:
05-06-2020

Inceneritore di Fusina

Gli inceneritori di Fusina e la mobilitazione di comitati, associazioni e cittadini in difesa di salute e ambiente



Descrizione:

Porto Marghera, grande polo industriale della città di Venezia, storico insediamento metallurgico e petrolchimico del nord Italia comprende differenti ambiti territoriali.



la seconda per via del consumo di risorse idriche. In particolare il progetto prevederebbe di attingere dal corso naturale del Naviglio Brenta e dall’acquedotto consortile, per un totale di 178.250 mc/anno. A questa quantità ci sarebbe da aggiungere l’eventuale prelievo di acqua dalla Laguna di Venezia in caso di incendio. In conclusione gli attivisti hanno osservato che:


gravemente carente e superficiale in aspetti essenziali per una corretta e completa procedura di valutazione[5].

quest'ultima in particolare per il 50% fa capo ad Angelo Mandato uno dei principali protagonisti di un’inchiesta giornalistica, condotta da Fanpage.

e alcuni consiglieri appartenenti al Movimento 5 Stelle.

Informazioni di base
Nome del conflittoInceneritore di Fusina
NazioneItalia
Città e regioneFusina, Venezia
Localizzazione del conflittoFusina località nella Municipalità di Marghera, Comune di Venezia
Accuratezza della localizzazioneAlta (livello locale)
Causa del conflitto:
Tipo di conflitto. Primo livelloGestione dei rifiuti
Tipo di confitto. Secondo livelloConflitti sulla privatizzazione e la gestione di rifiuti
Inceneritori
RisorseRifiuti urbani domestici
CSS Combustibile Solido Secondario. Ecoprogetto dispone di 2 impianti in grado di utilizzare il rifiuto secco proveniente dalla raccolta differenziata realizzata dal Gruppo Veritas per produrre CSS da utilizzare in centrali termoelettriche, in cementifici e in termovalorizzatori [14]
Dettagli del progetto e attori coinvolti
Dettagli del progetto

Ecoprogetto Venezia S.r.l. è la società mista pubblico-privata, appartenente al Gruppo VERITAS e partecipata dal Gruppo Bioman, costituita nel 1998 dall’esigenza di governare, attraverso opzioni produttive integrate, il ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani nell’Area Veneziana. Dal 2012 Ecoprogetto si è specializzata nel trattamento della frazione secca dei RU che residua a valle delle raccolte differenziate, fungendo però anche da stazione logistica per il travaso, la selezione e la triturazione di molte delle frazioni raccolte in forma separata.

Vedi altro
Tipo di popolazioneUrbana
Popolazione impattata:855.696 (Popolazione della Città Metropolitana di Venezia)
Data di inizio del conflitto:01/04/2019
Imprese coinvolte (private o pubbliche)Gruppo Veritas from Italy
ASVO S.p.a. from Italy
Bioman S.p.a. from Italy
AGRILUX S.r.l. from Italy
Attori governativi rilevanti:Regione Veneto
Comune di Venezia
Organizzazioni della società civile e le loro pagine web, se disponibili:Comitato Opzione Zero http://www.opzionezero.org/
Medicina Democratica https://www.medicinademocratica.org/wp/
Assemblea contro il rischio chimico Marghera https://postaspecoric.wordpress.com/
MalaCaigo https://www.facebook.com/malacaigo.rdb/
AmbienteVenezia
Ecoistituto del Veneto Alex Langer https://www.ecoistituto-italia.org/cms-4/
Eddyburg http://www.eddyburg.it/
Cobas autorganizzati Comune di Venezia http://www.cobasvenezia.it/
Laboratorio Venezia
Quartieri in Movimento https://www.facebook.com/quartieriinmovimentomestre/
Mira 2030 http://www.mira2030.it/
Friday for Future Venezia-Mestre https://www.facebook.com/fridaysforfutureVenice/
Forum dell’Aria http://www.forumdellaria.it/
Comitato Difesa Ambiente e Territorio Spinea http://comitatoambientespinea.blogspot.com/
Associazione Valore Ambiente https://www.facebook.com/pages/category/Community/Valore-Ambiente-405762452804245/
Associazione APIO
Comitato No Grandi Navi http://www.nograndinavi.it/
Conflitto e mobilitazione
Intensità del conflittoMedia (proteste, mobilitazione visibile)
Temporalità del conflittoIn reazione all'implementazione del progetto
Gruppi mobilitati:Organizzazioni sociali internazionali
Organizzazioni sociali locali
Abitanti (cittadini/comunità rurali)
Sindacati
Forme di mobilitazione:Lavoro di rete/azioni collettive
Presentazione osservazioni alla VIA/AIA
Lettere e petizioni di reclamo
Campagne pubbliche di informazione e denuncia
Il comitato Opzione Zero, attivo da anni nel territorio su molteplici vertenze ambientali, si è mobilitato nell’aprile 2019 per approfondire la questione inerente la riattivazione delle linee di Fusina e ha coinvolto numerosi comitati, associazioni e cittadini della Riviera e del Veneziano. Obiettivo principale degli attivisti è stato fin da subito informare la cittadinanza degli aspetti tecnici e legislativi che riguardavano l’impianto, in assenza di un coinvolgimento attivo della popolazione da parte dell’amministrazione comunale. Le associazioni hanno redatto con cadenza settimanale comunicati stampa per tenere aggiornata la popolazione sugli avanzamenti della vicenza e hanno organizzato incontri pubblici per incentivare la mobilitazione dei cittadini. In occasione della richiesta da parte di Ecoprogetto di ottenimento di V.I.A. le associazioni hanno presentato le proprie osservazioni alla Regione Veneto. Le associazioni hanno inoltre lanciato una petizione online per diffondere ulteriormente la loro voce [19] [5].
Impatti del progetto
Impatti ambientaliPotenziale: Inquinamento atmosferico, Riscaldamento globale
Altro (specificare sotto)Il contesto industriale in cui sorgono gli inceneritori di Ecoprogetto, in prossimità di Porto Marghera e in generale nella Regione Veneto risultano da anni estremamente problematici per quanto concerne l’inquinamento ambientale, in particolare recenti studi hanno portato alla luce presenza di sostanze inquinanti sotto più aspetti:
Inquinamento Atmosferico
Secondo un recente rapporto relativo al 2018 riguardo la qualità dell’aria nel comune di Venezia è stato registrato un generale peggioramento della presenza in atmosfera di biossido di azoto, Ozono, Pm10, Pm2,5 e benzopirene. Nonostante la sostanziale stazionarietà delle concentrazioni medie negli ultimi anni, particolare riguardo va posto riguardo anche agli ossidi di azoto in quanto precursori dell’ozono ed importanti componenti dello smog fotochimico, che contribuisce alla formazione di particolato secondario. Le polveri inalabili e fini rappresentano ancora elementi di criticità, in particolare per l’elevato numero di superamenti del valore limite giornaliero e per la caratteristica delle polveri fini di veicolare altre specie chimiche, quali IPA e metalli pesanti.
[20]
Contaminazione da Pfos e Pfas
Dal 2018 il miglioramento del livello di misurazione del PFOS ha fatto emergere una situazione di diffusa presenza del PFOS nelle acque superficiali interne a concentrazioni maggiori dello SQA-MA (mancato conseguimento dello stato chimico buono). I bacini idrografici interessati sono: Brenta, Fratta Gorzone, Bacchiglione, bacino scolante nella laguna di Venezia, Fissero Tartaro Canalbianco, Livenza, Po e Sile. Sono stati rilevati anche sei superamenti dello SQA-MA di PFOA nei bacini Bacchiglione e Fratta Gorzone. In ogni caso, i bacini idrografici maggiormente interessati dalla presenza di PFAS in concentrazioni superiori agli standard di qualità ambientale sono i bacini Fratta Gorzone e Bacchiglione. Inoltre, è stata riscontrata una presenza significativa di PFAS nel fiume Po riconducibile a sorgenti collocate a monte della Regione del Veneto [21]
Altro (specificare)Il sito rientra nel perimetro del SIN di Porto Marghera, per questo i ricercatori dello studio SENTIERI hanno raccomandato di acquisire dati per valutare lo stato attuale
dell’inquinamento ambientale e dell’esposizione occupazionale, come pure di realizzare programmi di sorveglianza sanitaria ed epidemiologica per i soggetti che hanno lavorato nei diversi impianti produttivi del polo industriale[22]. Le criticità del luogo potrebbero essere ulteriormente aggravate con l’implementazione del progetto in atto.
Impatti socio-economiciPotenziale: Aumento della corruzione/cooptazione dei diversi attori
Altro (specificare)Ecoprogetto Venezia appartiene al Gruppo Veritas per il 32,09%, ed è partecipata da ASVO SpA, AGRILUX Srl e da BIOMAN SpA; quest'ultima in particolare per il 50% fa capo ad Angelo Mandato uno dei principali protagonisti di un’inchiesta giornalistica, condotta da Fanpage.
Dall’inchiesta è emerso lo stretto legame tra l’Ing. Mandato, capostipite di un castello di società che hanno come comune denominatore un unico indirizzo per la loro sede legale, e Sandro Rossato arrestato nel 2006 e nel 2014 perché accusato di compiere fatti illeciti in favore di alcune famiglie della ‘ndrangheta. Prima che Rossato venisse arrestato era diventato il vicepresidente della Sesa, importante società di compost del veneziano,e Mandato era stato chiamato come consigliere, per poi diventare qualche anno dopo amministratore delegato. Sandro Rossato per nove anni ha condiviso con Mandato la pianificazione degli affari della società estense prima di lasciare l’incarico di vicepresidente nel 2004, pochi anni prima dell’inizio delle indagini.
[10].
Risultati
Status attuale del progettoOperativo
Risultato del conflitto/risposta:Rafforzamento della partecipazione
Consideri questo caso una vittoria dei movimenti per la giustizia ambientale?:Incerto
Spiegare brevemente il motivoConflitto ancora in corso
Fonti e materiali
Leggi e normative correlate - fonti legislative e testi giuridici

[1]Storia sito di Marghera
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[2]Sito di interesse nazionale
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[3]ANALISI DELLA CONDIZIONE AMBIENTALE, SOCIO-ECONOMICA, LOGISTICA, DELLE INFRASTRUTTURE E DEI VINCOLI LEGALI DEL BROWNFIELD NELL’AREA FUNZIONALE URBANA (FUA) DI VENEZIA
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[4] Sito Gruppo Veritas - Chi siamo
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[5] Osservazioni Opzione Zero VIA
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[6]Indagine epidemiologica Rischio di Sarcoma in rapporto all’esposizione ambientale da diossine emesse da impianti industriali e di incenerimento: studio caso controllo nella Provincia di Venezia
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[7] Valutazione impatto ambientale gruppo veritas
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[8]Richiesta integrazione VIA Regione Veneto
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[9]Integrazioni VIA presentate da Ecoprogetto
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[13]Aggiornamento Arpa Veneto su incendio 3Sigma
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[14]Sito Ecoprogetto Venezia - Css
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[16]Deliberazione n. 59 del 19 dicembre 2018 del CONSIGLIO COMUNALE di Venezia
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[17]DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1881 del 22 novembre 2017
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[18]Bilancio di esercizio Ecoprogetto 2018
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[20]Analisi LA QUALITÀ DELL’ARIA NEL COMUNE DI VENEZIA
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[21]Monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nelle acque superficiali del Veneto
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[22]Studio S.E.N.T.I.E.R.I. aggiornamento
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[11]Comunicato stampa Opzione Zero
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[12]Porto Marghera, vasto incendio nell'impianto di acetone: cessato allarme, ma si attendono le analisi dell'Arpav, la Nuovadi Venezia e Mestre, 15 maggio 2020
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[15]Presentazione su Inceneritori Opzione Zero
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Media correlati - links a video, campagne, social networks

[10]Sacha Biazzo, Lobby, ‘ndrangheta e Lega di Salvini: chi c’è nel business del compost in Veneto, 10 giugno 2019, Fanpage
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[19] Petizione Change.org STOP INCENERITORE FUSINA - la salute viene prima di tutto sempre!
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Meta informazioni
Collaboratore:Mattia Donadel (Comitato Opzione Zero) Rebecca Silvagni (CDCA)
Ultima modifica05/06/2020
ID del conflitto:5077
Commenti
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