Ultima modifica:
11-03-2014

Perforazioni Off-Shore nel canale di Sicilia: Vega A e Vega B

Vega A, la più grande struttura Off-Shore in Italia, potrebbe essere raddoppiata con l'approvazione del Ministero che da una parte concede il raddoppio e dall'altra chiede risarcimento danni alla Edison per smaltimento illecito di rifiuti.



Descrizione:

Nel Febbraio 1984 a meno delle 12 miglia della costa Sud-Orientale della Sicilia (in prossimità di Ragusa) è stata approvata la realizzazione di due piattaforme petrolifere denominate Vega A e Vega B [1][2][3]. Nonostante il duplice permesso rilasciato, la Selm, l'allora affidataria della concessione realizza solo Vega A. Con il passare del tempo la gestione passa per diverse mani fino ad arrivare ad oggi la cui concessione di coltivazione risulta intestata alla Società Edison S.p.A (al 60%) e alla Società Eni S.p.A (al 40%) [1][3].

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Informazioni di base
Nome del conflittoPerforazioni Off-Shore nel canale di Sicilia: Vega A e Vega B
NazioneItalia
Città e regioneRagusa, Sicilia
Localizzazione del conflittoPozzallo, Modica, Scicli
Accuratezza della localizzazioneMedia (livello regionale)
Causa del conflitto:
Tipo di conflitto. Primo livelloEnergia (fossile, rinnovabile e giustizia climatica)
Tipo di confitto. Secondo livelloEsplorazione ed estrazione di gas e petrolio
Discariche, trattamento rifiuti speciali/pericolosi, smaltimento illegale
Raffinazione gas e petrolio
RisorsePetrolio
Dettagli del progetto e attori coinvolti
Dettagli del progetto

Il progetto iniziale approvato insieme al rilascio della concessione di coltivazione con il Decreto del MICA (Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato) del 17 Febbraio 1984, prevedeva la realizzazione di:

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Area del progetto18480 ha [1]
Livello degli investimenti:Per Vega B circa 100 milioni di euro [2]
Tipo di popolazioneSemi-urbana
Popolazione impattata:318249 (Popolazione di Libero Consorzio Comunale di Ragusa)
Data di inizio del conflitto:01/01/2012
Imprese coinvolte (private o pubbliche)Edison e Carbide Corporation
Ferrero International S.A. from Italy
Attori governativi rilevanti:* Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
* Ministero dello Sviluppo Economico;
* Ministero dei Beni Culturali
* Tar
* Libero Consorzio Comunale di Ragusa già Provincia Regionale di Ragusa
* Regione Sicilia
* Comune di Modica;
* Comune di Santa Croce Camerina;
* Sindaci di Ragusa, Acate, Chiaramonte, Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria.
Istituzioni internazionali o finanziarieUnicredit
Organizzazioni della società civile e le loro pagine web, se disponibili:* Greenpeace - http://www.greenpeace.org/italy/it/campagne/oceani/notrivelletour
* Legambiente - http://www.legambiente.it
* Ragusa No Triv - https://www.facebook.com/ragusa.notriv/?fref=ts
* Coordinamento No Triv Ibleo - https://www.facebook.com/Coordinamento-No-Triv-Ibleo-112122075507058
* Touring Club - http://www.touringclub.it
* Cittadinanza Attiva - http://www.cittadinanzattiva.it
* Italia Nostra - http://www.italianostra.org
* Lega Navale -http://www.leganavale.it/nazionale/homepage
* Lega Coop Pesca
* Comitato Stoppa la Piattaforma - https://www.facebook.com/groups/122133334483058
Conflitto e mobilitazione
Intensità del conflittoMedia (proteste, mobilitazione visibile)
Temporalità del conflittoIn reazione all'implementazione del progetto
Gruppi mobilitati:Organizzazioni sociali locali
Governi locali/partiti politici
Abitanti (cittadini/comunità rurali)
Sindacati
Pescatori
Forme di mobilitazione:Azioni artistico-creative (es. teatro guerilla, murales)
Elaborazione di documenti indipendenti (es. reports, dossier, note informative)
Lavoro di rete/azioni collettive
Coinvolgimento delle ONG nazionali e internazionali
Azioni legali/giudiziarie
Media-attivismo
Presentazione osservazioni alla VIA/AIA
Campagne pubbliche di informazione e denuncia
Referendum e altre consultazioni popolari
Proteste di strade/manfestazioni
Impatti del progetto
Impatti ambientaliPotenziale: Fuoriuscite di contaminanti, Contaminazione delle acque di superficie e peggioramento della qualità delle acque, Perdita di biodiversità, Riscaldamento globale, Contaminazione dei suoli, Fuoriuscite di petrolio, Contaminazione delle falde acquifere/riduzione dei bacini idrici, Riduzione della resilienza ecologica/idrogeologica
Altro (specificare sotto)* Nel Documento redatto da Ispra nel 2010 relativo allo smaltimento illecito di rifiuti viene precisato che c'è stato un danno ambientale in termini di:
1) contaminazione chimica e alterazione morfologica di un'area della formazione geologica Siracura;
2) una contaminazione chimica su vasta area della formazione Siracusa e di ulteriori formazioni geologiche;
3) inquinamento delle acque e dei sedimenti marini per risalita dei contaminanti;
4) perdita di riserve di acqua dolce di origine fossile;
La formazione Siracusa, nella zona di iniezioni, ha ricevuto le sostanze tossiche contenute nei rifiuti, tra cui metalli, idrocarburi, MTBE; ciò ha fatto sì che che c'è stato un peggioramento della qualità chimica della matrice ambientale. I trattamenti con acido cloridrico, per aumentare la ricettività del pozzo, hanno inoltre modificato le caratteristiche morfologico/strutturali di tale formazione, alterando così l'aspetto geologico e provocando l'apertura di nuove fratture che potrebbero creare microsismi. Considerando poi che la formazione Siracusa è piuttosto permeabile e che il pozzo dove sono stati immessi questi rifiuti, Vega 6, non era confinato non è da escludere che il peggioramento della qualitativo della formazione possa aver influenzato anche aree adiacenti. Dunque la risalita dei contaminanti attraverso le falde acquifere con conseguente inquinamento delle acque marine e dei sedimenti è da considerarsi un fenomeno più che plausibile [5].
Impatti sulla salutePotenziale: Altre malattie legate alla contaminazione ambientale, Morti
Altro (specificare)* Nel Settembre 2015 un operaio è morto a seguito di un incidente sul lavoro verificatosi sulla nave di stoccaggio Leonis. A seguito dell'incidente la nave è stata posta sotto sequestro ed è stata aperta una inchiesta da parte della procura [22].
Impatti socio-economiciPotenziale: Perdita di tradizioni/pratiche/saperi/culture, Deterioramento del paesaggio/perdita del senso del luogo
Risultati
Status attuale del progettoOperativo
Risultato del conflitto/risposta:Giudizio in attesa di sentenza
Rafforzamento della partecipazione
Applicazione della legislazione vigente
Sviluppo di proposte alternative:Non ci sono proposte alternative se non l'interruzione della realizzazione della piattaforme Vega B. La richiesta della cittadinanza è un cambio radicale della politica energetica nazionale che continua ancora a favorire progetti impattanti, anche quando, come in questo caso, il danno ambientale provocato dall'azienda è stato già quantificato da Ispra.
Cosi come analizzato da Legambiente nel Dossier "Canale di Sicilia da favola blu ad incubo nero?" l'assalto al mare siciliano da parte delle compagnie petrolifere pare non avere fine. La loro richiesta è una svolta epocale nel campo energetico del nostro paese e che venga "ridata voce e possibilità di scelta ai territori e alle popolazioni interessate dalle richieste di estrazioni avanzate dalle compagnie petrolifere"[16][17].
Consideri questo caso una vittoria dei movimenti per la giustizia ambientale?:Incerto
Spiegare brevemente il motivoNonostante la forte mobilitazione e il coinvolgimento di associazioni ambientaliste importanti anche a livello nazionale e internazionale, l'attivismo della popolazione non ha avuto un grande impatto in termini di decisioni pubbliche sul progetto. Il progetto infatti non è stato fermato.
Fonti e materiali
Leggi e normative correlate - fonti legislative e testi giuridici

[6] Protocollo 1040 del 15 Febbraio 1988 | Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato

[7] Decreto Legislativo n. 128 del 2010 | Decreto Prestigiacomo
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[12] Decreto del Ministero dell'Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Sviluppo Campo Vega B - Concessione di Coltivazione C.C6.EO - Canale di Sicilia
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[13] Decreto Ministeriale 13 Novembre 2015 | Proroga della concessione di coltivazione (pag. 20)
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[28] Pubblicazione dell'Avvio del Procedimento per Vega B
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[29] Studio di Impatto Ambientale, Quadro di Riferimento Programmatico del 1 Giugno 2016
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[30] Procedimento Valutazione di Impatto Ambientale 2016 - Sviluppo Campo Vega B - Concessione di Coltivazione C.C6.EO - Canale di Sicilia
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Bibliografia di libri pubblicati, articoli universitari, film o documentari pubblicati

[1] Studio di Impatto Ambientale | Sintesi non Tecnica
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[4] Ricorso al TAR (in fondo all'articolo)
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[5] Ispra | Valutazione del Danno Ambientale (Vedi in fondo all'articolo)
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[11] Perizia d'ufficio del Tribunale di Modica (in fondo all'articolo)
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[17] Dossier Legambiente "Canale di Sicilia da favola blu a incubo nero?"
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[18] Scheda della Piattaforma Vega A | Ministero dello Sviluppo Economico
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[19] Edison | Produzione di Petrolio del Campo Vega
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[20] Scheda dell'unità galleggiante Leonis | Scheda MISE
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[21] Descrizionde FSO Leonis | Scheda Edison
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[23] Scheda Edison | Descrizione del Campo
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[26] Dossier "Sporco Petrolio" di Legambiente del 8 aprile 2016
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[2]Salvatore Altiero, Manuele Bonaccorsi, Marcello Brecciaroli, Il caso della piattaforma "Vega" di Edison. Ministero Ambiente chiede danni, Governo autorizza raddoppio. E il processo finirà in prescrizione,"huffingtonpost.it" del 2 Aprile 2016
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[3] Articolo del Blog di Maria Rita D'Orsogna, "No all'Italia petrolizzata" del 10 Febbraio 2016
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[8]Vittoria Russo, "PETROLIO: NO ALLE TRIVELLE NEL CANALE DI SICILIA", "teleradiosciacca.it" del 27 Settembre 2012
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[9]Giorgia Monti, responsabile campagna mare, " Stop alla nuova piattaforma", Greenpeace, 9 settembre
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[10]"Una discarica sottomarina nel canale di Sicilia", "huffingtonpost.it" del 2 Aprile 2016
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[14]"Petrolio in Sicilia, ricorso al Tar contro le trivelle: comuni e ambientalisti insieme", "greenreport.it", 9 Settembre 2015
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[15] "Legambiente e comuni ricorrono al Tar contro le estrazioni del pozzo Vega b", "quotidianodiragusa"del 10 Settembre 2015
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[16] "Canale di Sicilia, da favola blu a incubo nero? L’attacco delle trivelle e i conti sbagliati di Renzi", "greenreport.it" del 18 Luglio 2014
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[22] Antonio di Raimondo, "Per la morte sul lavoro di Antonio Gangi 5 indagati", "Corrierediragusa.it" del 22 Settembre 2015
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[22] Enrica Frasca Caccia, Minardo e Prestigiacomo: le mani sull’oro nero

Petrolio al largo di Poz­zallo. E subito, i “soliti noti”…", I Siciliani giovani",Ottobre 2012
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[24]"No Triv e il fronte dei sindaci. Dodici no spediti al ministero", "ragusah24.it" del 10 Luglio 2014
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[25]"Sporco petrolio. La lunga scia della corruzione, dell'inquinamento e del malaffare I numeri e le storie dell'altra faccia dell'oro nero", Legambiente, 8/04/2016
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[27] Antonio di Raimondo, "Campo Vega Edison: processo chiuso per prescrizione" "Corrierediragusa.it" del 7 Maggio 2016
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[31] Avviso Pubblico di Edison sul Quotidiano "Il Sole 24 Ore" del 3 Luglio 2017
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Media correlati - links a video, campagne, social networks

Ficarra e Picone con Greenpeace. No trivelle nel Canale di Sicilia
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Documentario D'Inchiesta sulle Piattaforme Off-Shore
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Altri tipi di documenti

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Meta informazioni
Collaboratore:Maura Peca (CDCA)
Ultima modifica13/02/2018
ID del conflitto:4650
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